apro una finestra sulla vita quotidiana, aiuta anche nel lavoro fermarsi ad osservare i gesti e le espressioni, gli atteggiamenti e gli sguardi. Sopratutto quando percepisci quell'attimo in cui sai di intuire
la scena successiva.
L'altro giorno sono andato al consueto incontro con gli insegnanti di mia figlia, in occasione del rilascio della pagella del 1° quadrimestre.
Premesso che quest'anno la bambina,(frequenta la 4° elementare) ha migliorato notevolmente la propria capacità di apprendimento, collezionando una lunga serie di 10 in tutte le materie, confermati con elogio da parte degli insegnanti nell'incontro già citato.
Tuttavia la pagella evidenziava la media dell'8 in tutte le materie. Questi voti non hanno destato nessun stupore in me. Mi divertivo già al pensiero della reazione di mia figlia.
Infatti, uscito dall'aula, consegno la pagella alla bambina, già ansiosa, e ne osservo il viso:
delusione mista ad una leggera collera.
La tranquillizzo subito prima che esca un suono dalle viscere, appoggio il braccio intorno alle sue spalle e gli porgo i miei complimenti, sollecitando la sua mente a ragionare sul perchè di questo apparente passo indietro nella valutazione di merito.
Di questo attimo di vita, la mente mi riporta ad un post di Luca Baiguini ,del quale ho già ospitato alcuni commenti in questo blog.
In breve : la collezione di 10 durante il primo quadrimestre sono un motivo per essere soddisfatti, la media dell'8 nel voto finale è come l'etichetta che ci ricorda di non accontentarsi, anzi è un pò come fare un passo indietro per eseguirne altri in avanti,, ma con più certezza di sé.
la scena successiva.
L'altro giorno sono andato al consueto incontro con gli insegnanti di mia figlia, in occasione del rilascio della pagella del 1° quadrimestre.
Premesso che quest'anno la bambina,(frequenta la 4° elementare) ha migliorato notevolmente la propria capacità di apprendimento, collezionando una lunga serie di 10 in tutte le materie, confermati con elogio da parte degli insegnanti nell'incontro già citato.
Tuttavia la pagella evidenziava la media dell'8 in tutte le materie. Questi voti non hanno destato nessun stupore in me. Mi divertivo già al pensiero della reazione di mia figlia.
Infatti, uscito dall'aula, consegno la pagella alla bambina, già ansiosa, e ne osservo il viso:
delusione mista ad una leggera collera.
La tranquillizzo subito prima che esca un suono dalle viscere, appoggio il braccio intorno alle sue spalle e gli porgo i miei complimenti, sollecitando la sua mente a ragionare sul perchè di questo apparente passo indietro nella valutazione di merito.
Di questo attimo di vita, la mente mi riporta ad un post di Luca Baiguini ,del quale ho già ospitato alcuni commenti in questo blog.
In breve : la collezione di 10 durante il primo quadrimestre sono un motivo per essere soddisfatti, la media dell'8 nel voto finale è come l'etichetta che ci ricorda di non accontentarsi, anzi è un pò come fare un passo indietro per eseguirne altri in avanti,, ma con più certezza di sé.
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