21 mar 2012

La mediazione obbligatoria: a un anno dalla sua applicazione


A dodici mesi dalla obbligatorietà della mediazione civile, da più parti si comincia a fare bilancio.
I dati oggi a disposizione sono,a un anno della entrata in vigore della circolare interpretativa, di ca. 100.000 tentativi di mediazione con una percentuale del 20% di esiti positivi.
Ventimila sono un buon numero.
Il 20% un po' meno, in quanto non si hanno dati geografici relazionati a categorie economico-culturali del sistema paese in rapporto al carico dei tribunali.

Per onestà intellettuale, personalmente sono contrario a questo sistema di risoluzione delle controversie.Innanzitutto perchè la mediazione secerne in sé la rinuncia parziale, a priori, ad un proprio (presunto) diritto.
In secondo luogo ritengo che la cura non intacca minimamente la causa del diffondersi del contenzioso, in particolare nel nostro paese.
Il ministro Severino si poneva la domanda tempo fa se gli italiani sono più litigiosi che in altri paesi:
ebbene sì!(ho già argomentato in proposito nel mio blog proprio in risposta al quesito del ministro)
Si tratta di una concezione culturale del rispetto dei diritti/aspettative dell'altro.
Mi permetto un brevissimo cenno storico:
noi siamo discendenti di una specie contadina egemone fino agli anni '50.
La veloce industrializzazione,l'immigrazione di intere popolazioni dal sud al nord,la miscela di culture e stili di vita che comunque mantenevano la famiglia come punto di riferimento (vedi cinematografia realista del periodo( Rocco e i suoi fratelli; la Famiglia ecc...;)non avevano scalfito il senso dell'onore ( e degli impegni:categoria dell'onore).
Certo i delinquenti e coloro che non assolvono ai loro impegni erano già materia dei magistrati romani.
Eppure, al netto della fisiologia della natura umana,sfido i nostri gentilissimi avvocati a negare che l'aumento del contenzioso in Italia nasce con la finanziarizzazione diffusasi dalla 2° metà degli anni '80.
Per parte mia mi recherò alla camera di commercio di Bologna allo scopo di raccogliere dati significativi.
Nè darò notizia.Naturalmente.
Intanto propongo alcuni quesiti da verificare allo scopo di misurare la qualità della mediazione civile così imposta:
-“La mediazione civile obbligatoria”:che cosa è?
-cenni storici: motivazioni e percorso legislativo
-legislazione;
-circolari interpretative;
-funzioni e vantaggi delle camere di commercio: ruolo e vantaggi economici;
-specializzazione dei mediatori: in quali settori della attività economica?
-titoli richiesti dei mediatori: rapporto percentuale del titolo di diploma-laurea/casistica dei settori richiedenti -la mediazione;
-funzione della mediazione: quale scopo?
-cosa significa mediazione:letteralmente e nello spirito della legislazione;
-statistiche degli esiti delle mediazioni e in rapporto al n° di richieste;
-tempi: mediamente per ogni mediazione andata a buon fine+tempi mediamente per la constatazione del fallimento del tentativo di mediazione;
-costi:complessivi in rapporto alla entità economica delle controversie risolte, ed in rapporto alle iniziali pretese dei litiganti;
-motivi dell'esito negativo dell'80% delle mediazioni;
-esiti dei procedimenti giudiziari dell'80% del tentativo fallito di mediazioni in rapporto ai motivi di fallimento del tentativo di mediazione;
-Cause; generali di sistema
-effetti: generali sul sistema
-benefici ed esito dei risultati attesi per lo sfoltimento della macchina giudiziaria.
-Esito dei risultati attesi delle camere di commercio.
-Dati geografici della percentuale di mediazioni andate a buon fine (in realtà questo dato è indice di specifica culturale e posizionamento economico delle regioni)
Sono graditi commenti!



Nessun commento:

Posta un commento