Il
punto .
L'impatto
avviene tra le 21.42 e le 21.48.
Nel
registro cronologico della capitaneria di porto viene scritto: “ore
22, traffico marittimo regolare”
Il
capitano di vascello
Nerio Busdraghi, del comando generale delle
capitanerie di porto ha detto che l’operatore della Guardia
costiera di Livorno quella sera notò qualcosa di anomalo nella rotta
della nave e lo “segnalo’
prontamente”.
A
che ora avviene la segnalazione di anomalia ? Alle 22.00 .
La
prima chiamata di Schettino al manager responsabile delle operazioni
marittime della Costa avviene alle 21.57 ; comunica che ha combinato
un guaio.
Dalle
ore 21.48 alle 22.00 , è dunque accertato che ci sono stati n° 2
allarmi:
Il
primo dal comandante Schettino al manager Ferrarini della Costa
Crociere dopo 9 minuti dall'impatto;
il
secondo segnale dall'addetto della Capitaneria di Porto sulla anomala
posizione del Concordia dopo 12 minuti dall'impatto.
Alle
22.06 suona il 3° allarme:
Una
passeggera della nave, telefona ai carabinieri, che contattano la
Capitaneria alle 22,06. La Capitaneria
di Livorno risponde
che non risultano navi in difficoltà e chiedono di farsi dire il
nome preciso della nave. Alle 22,14 i carabinieri comunicano il nome
della nave e avviene finalmente il contatto con la nave.
Alla
richiesta di notizie ,il comandante Schettino risponde che si tratta
solo di un blackout ;
chiede
ancora la Capitaneria: “vi serve assistenza ? “ Risposta negativa
.
Supponendo
che quest'ultima conversazione telefonica sia durata 5 minuti ,ciò
significa che alle 22.20 siamo nella seguente situazione:
-alle
21.57 Ferrarini della Costa Crociere sa dell'incidente ma non dà
nessun allarme per i soccorsi;
La
nave è incagliata e i passeggeri devono comunque scendere
.Schettino deve arrangiarsi da solo?
-alle
22.00 vi sono due segnalazioni contrastanti della capitaneria di
porto :una di normale traffico ,una di posizione anomala del
Concordia.
Sarebbe
importante sapere chi doveva ricevere la segnalazione di anomalia e
quale procedura è prevista in quei casi.
-alle
21.14 in seguito all'allarme dei carabinieri ,è evidente che in
capitaneria nulla si sa ;
eppure
il tenore della conversazione tra la passeggera ,o chi per essa,non
poteva essere sulle condizioni meteorologiche. La ragazza ha
chiamato perchè era crollato il soffitto della zona della nave dove
essa si trovava !
Ora
tra la segnalazione di anomalia delle 22.00 e la chiamata dei
carabinieri, nessuno in capitaneria ha intravisto un nesso ? Cosa
hanno riportato i carabinieri ,del tenore della telefonata della
ragazza dalla nave?
L'addetto
in capitaneria che ha risposto ai carabinieri ,ha detto:” un
momento accendo l'Ais “
Ma
se 20 minuti prima era partita la prima segnalazione di anomalia,non
era il caso di continuare a monitorare la posizione del Concordia ?
Qual'è la procedura da seguire in questi casi ?
Chi
ha sbagliato e cosa?
L'allarme
.
E'
ormai noto che l'allarme ufficiale è stato dato circa un'ora dopo
l'impatto.
I
cinque scompartimenti stagni erano già allagati e la nave comincia
ad inclinarsi .
Siamo
dunque tra le 21.50 e le 23.00.
Al
momento dell'impatto contro lo scoglio ,la nave trema tutta .
L'ufficiale
in seconda scende in sala macchina e constata due squarci dai quali
il mare invade la nave.
Le
pompe sono già fuori uso.
Non
c'è più niente da fare.
E'
evidente che occorre evacuare la nave.
Ma
l'allarme non viene dato ,né dal comandante Schettino ,nè dagli
altri membri dell'equipaggio .
Perchè
?
Stranamente
succede ,che l'evacuazione della nave avviene come se intorno non
esistesse un sistema di soccorso ;come se fosse avvenuto un naufragio
in mezzo all'oceano, vicino ad un'isola abitata;lontano dalle
opportunità che la civiltà offre in caso di emergenza.
Sono
già morte delle persone,altre stanno morendo .Panico ,angoscia
,dolore ,morte.
La
situazione volge al dramma ,alla tragedia.
E
quando il silenzio della notte sta per essere squarciato dall'urlo
dell'assurdo, attraverso tutto il pianeta,ecco che alle 0.32 una voce
percorre l'etere ,per ristabilire una procedura che arriverà sempre
dopo il tempo utile.
Un'ora
e mezza dopo la prima segnalazione di anomalia,partita dalla
capitaneria di porto,il comandante della medesima ordina con voce
autorevole ,sicura e che non ammette repliche ,il suo “torni a
bordo cazzo !“ che ha fatto il giro del mondo.
Quella
frase ha detto al mondo intero che noi ,in Italia ,abbiamo gente con
le palle. Questo è vero.
Peccato
che in questo caso gli attributi siano stati tirati fuori quando
ormai era troppo tardi.
Il
sistema di controllo AIS è stato diffuso dopo l'attentato alle torri
gemelle di New York.
Lo
scopo è monitorare il traffico aereo e marittimo ,atto a prevenire
atti di terrorismo e pericoli di collisione o altri incidenti
.L'allarme scatta anche quando una nave cambia repentinamente la
rotta prestabilita .
Questo
è avvenuto al Concordia ;probabilmente la segnalazione di anomalia
delle 22.00 era generata dalla deviazione non prestabilita dalla
rotta. Tanto più che quel passaggio presenta pericoli per
imbarcazioni di minore stazza.
Ora
,a parte il danno irreparabile per i morti e le loro famiglie ,vi è
un altro aspetto da prendere in considerazione: se non applichiamo i
sistemi di controllo vigenti, se non adottiamo procedure adeguate in
caso di emergenza ,perchè mai cittadini italiani e di altre nazioni
dovrebbero spendere denaro per fare crociera nelle nostre acque?
Nell'era
di Internet credo che chiunque poteva vedere il Concordia fuori
rotta.
Coloro
che per lavoro hanno quel compito non si sono accorti di nulla?
Che
fine ha fatto la segnalazione di anomalia delle 22.00 della sera del
13 gennaio?
Il
contribuente italiano ha speso centinaia di milioni per assicurarsi
sistemi di controllo adeguati.
Ma
se il sistema delle responsabilità ,delle procedure di selezione ,di
controllo sistematico delle attitudini del personale addetto a
compiti così importanti e strategici non funziona ,occorre rivedere
tutta la catena umana del sistema delle responsabilità.
Foto della rotta e dell'inclinazione del Concordia:
Foto della rotta e dell'inclinazione del Concordia:
Nessun commento:
Posta un commento