3 feb 2012

Concordia: criticità del sistema delle responsabilità in Italia.


Il punto .

L'impatto avviene tra le 21.42 e le 21.48.

Nel registro cronologico della capitaneria di porto viene scritto: “ore 22, traffico marittimo regolare”

Il capitano di vascello
Nerio Busdraghi, del comando generale delle capitanerie di porto ha detto che l’operatore della Guardia costiera di Livorno quella sera notò qualcosa di anomalo nella rotta della nave e lo “segnalo’ prontamente”.

A che ora avviene la segnalazione di anomalia ? Alle 22.00 .

La prima chiamata di Schettino al manager responsabile delle operazioni marittime della Costa avviene alle 21.57 ; comunica che ha combinato un guaio.

Dalle ore 21.48 alle 22.00 , è dunque accertato che ci sono stati n° 2 allarmi:
Il primo dal comandante Schettino al manager Ferrarini della Costa Crociere dopo 9 minuti dall'impatto;
il secondo segnale dall'addetto della Capitaneria di Porto sulla anomala posizione del Concordia dopo 12 minuti dall'impatto.

Alle 22.06 suona il 3° allarme:
Una passeggera della nave, telefona ai carabinieri, che contattano la Capitaneria alle 22,06. La Capitaneria di Livorno risponde che non risultano navi in difficoltà e chiedono di farsi dire il nome preciso della nave. Alle 22,14 i carabinieri comunicano il nome della nave e avviene finalmente il contatto con la nave.

Alla richiesta di notizie ,il comandante Schettino risponde che si tratta solo di un blackout ;
chiede ancora la Capitaneria: “vi serve assistenza ? “ Risposta negativa .

Supponendo che quest'ultima conversazione telefonica sia durata 5 minuti ,ciò significa che alle 22.20 siamo nella seguente situazione:

    -alle 21.57 Ferrarini della Costa Crociere sa dell'incidente ma non dà nessun allarme per i soccorsi;
    La nave è incagliata e i passeggeri devono comunque scendere .Schettino deve arrangiarsi da solo?
    -alle 22.00 vi sono due segnalazioni contrastanti della capitaneria di porto :una di normale traffico ,una di posizione anomala del Concordia.
    Sarebbe importante sapere chi doveva ricevere la segnalazione di anomalia e quale procedura è prevista in quei casi.

    -alle 21.14 in seguito all'allarme dei carabinieri ,è evidente che in capitaneria nulla si sa ;
    eppure il tenore della conversazione tra la passeggera ,o chi per essa,non poteva essere sulle condizioni meteorologiche. La ragazza ha chiamato perchè era crollato il soffitto della zona della nave dove essa si trovava !
    Ora tra la segnalazione di anomalia delle 22.00 e la chiamata dei carabinieri, nessuno in capitaneria ha intravisto un nesso ? Cosa hanno riportato i carabinieri ,del tenore della telefonata della ragazza dalla nave?
    L'addetto in capitaneria che ha risposto ai carabinieri ,ha detto:” un momento accendo l'Ais “
    Ma se 20 minuti prima era partita la prima segnalazione di anomalia,non era il caso di continuare a monitorare la posizione del Concordia ? Qual'è la procedura da seguire in questi casi ?
    Chi ha sbagliato e cosa?
    L'allarme .
        E' ormai noto che l'allarme ufficiale è stato dato circa un'ora dopo l'impatto.
I cinque scompartimenti stagni erano già allagati e la nave comincia ad inclinarsi .
Siamo dunque tra le 21.50 e le 23.00.
Al momento dell'impatto contro lo scoglio ,la nave trema tutta .
L'ufficiale in seconda scende in sala macchina e constata due squarci dai quali il mare invade la nave.
Le pompe sono già fuori uso.
Non c'è più niente da fare.
E' evidente che occorre evacuare la nave.
Ma l'allarme non viene dato ,né dal comandante Schettino ,nè dagli altri membri dell'equipaggio .
Perchè ?

Stranamente succede ,che l'evacuazione della nave avviene come se intorno non esistesse un sistema di soccorso ;come se fosse avvenuto un naufragio in mezzo all'oceano, vicino ad un'isola abitata;lontano dalle opportunità che la civiltà offre in caso di emergenza.

Sono già morte delle persone,altre stanno morendo .Panico ,angoscia ,dolore ,morte.
La situazione volge al dramma ,alla tragedia.
E quando il silenzio della notte sta per essere squarciato dall'urlo dell'assurdo, attraverso tutto il pianeta,ecco che alle 0.32 una voce percorre l'etere ,per ristabilire una procedura che arriverà sempre dopo il tempo utile.
Un'ora e mezza dopo la prima segnalazione di anomalia,partita dalla capitaneria di porto,il comandante della medesima ordina con voce autorevole ,sicura e che non ammette repliche ,il suo “torni a bordo cazzo !“ che ha fatto il giro del mondo.
Quella frase ha detto al mondo intero che noi ,in Italia ,abbiamo gente con le palle. Questo è vero.
Peccato che in questo caso gli attributi siano stati tirati fuori quando ormai era troppo tardi.

Il sistema di controllo AIS è stato diffuso dopo l'attentato alle torri gemelle di New York.
Lo scopo è monitorare il traffico aereo e marittimo ,atto a prevenire atti di terrorismo e pericoli di collisione o altri incidenti .L'allarme scatta anche quando una nave cambia repentinamente la rotta prestabilita .
Questo è avvenuto al Concordia ;probabilmente la segnalazione di anomalia delle 22.00 era generata dalla deviazione non prestabilita dalla rotta. Tanto più che quel passaggio presenta pericoli per imbarcazioni di minore stazza.

Ora ,a parte il danno irreparabile per i morti e le loro famiglie ,vi è un altro aspetto da prendere in considerazione: se non applichiamo i sistemi di controllo vigenti, se non adottiamo procedure adeguate in caso di emergenza ,perchè mai cittadini italiani e di altre nazioni dovrebbero spendere denaro per fare crociera nelle nostre acque?

Nell'era di Internet credo che chiunque poteva vedere il Concordia fuori rotta.
Coloro che per lavoro hanno quel compito non si sono accorti di nulla?
Che fine ha fatto la segnalazione di anomalia delle 22.00 della sera del 13 gennaio?
Il contribuente italiano ha speso centinaia di milioni per assicurarsi sistemi di controllo adeguati.
Ma se il sistema delle responsabilità ,delle procedure di selezione ,di controllo sistematico delle attitudini del personale addetto a compiti così importanti e strategici non funziona ,occorre rivedere tutta la catena umana del sistema delle responsabilità.


Foto della rotta e dell'inclinazione del Concordia:

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