3 mar 2012

Costa Concordia

Di rimbalzo alle vicende della Costa Allegra nell'oceano Indiano, si è verificata una impennata delle letture dei post ,qui pubblicati sulla tragedia della  Costa  Concordia.
Dall' ultimo post, datato 3 febbraio, ho accantonato l'argomento in attesa degli sviluppi dell'indagine giudiziaria.
Al momento, da quanto emerge dalla stampa, le indagini sono limitate al personale di comando del Concordia e alla società Costa.

Nel frattempo ho raccolto altre informazioni sulle  circostanze che hanno generato l'incidente; circostanze che sono da verificare attentamente prima di pubblicarle su questo blog.

        Ero e rimango convinto che le responsabilità dell'accaduto siano estese al sistema di controllo vigente.
Non è mia intenzione incolpare alcuno; solo capire,semplicemente, perchè una nave di quella stazza si è potuta avvicinare a poche centinaia di metri dalla riva, in presenza di scogli rilevati nella carta nautica del Giglio.

Sono curioso di sapere se l'affondamento di una nave, in quelle circostanze, nel momento in cui l'Italia intera stava affondando nei debiti, nella disoccupazione, nella decrescita, presenta  un nesso con lo sbandamento generale del sistema paese,portandolo alla deriva.
Tutto qui.

Angelo D'anna

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