L'accettazione consapevole delle condizioni e dei termini contrattuali implica un fine comune ai contraenti:
la realizzazione del progetto approvato dal committente.
L'esecuzione fedele delle opere al progetto, rappresenta dunque l'oggetto contrattuale.
-il committente, il soddisfacimento di una necessità, di un nuovo habitat, di maggiori comforts, di nuove estetiche;
-l'impresa, un ulteriore posizionamento sul mercato, un utile economico, un rafforzamento della propria immagine e dell'essere impresa.
Vi è un terzo attore che solitamente ,a torto,non compare nel contratto: il progettista e/o Direttore dei Lavori.
Quest'ultima figura è da considerarsi l'architrave del prosieguo contrattuale.
Infatti il professionista dà, ad entrambi i contraenti, gli strumenti perchè essi possano raggiungere i propri fini:
-al committente: il progetto, espressione della sua capacità creativa;
-all'impresa: tutte le indicazioni di carattere tecnico-tecnologico ,prodotti dalla sua competenza.
-nell'interesse di entrambi, la capacità di controllo alla buona riuscita dell'opera e, di conseguenza, il miglior contesto per il regolare adempimento contrattuale,sia del committente, sia dell'impresa.
Se così fosse, se lo stato oggettivo dei rapporti,così come sopra descritto, si concretizzasse in consapevolezza continua da parte di tutti gli attori, probabilmente il contenzioso conseguirebbe solo alla cattiva volontà. In tal caso,tuttavia, sarebbe anche di facile risoluzione.
Evidentemente così non è, vista la mole di controversie del settore,nelle aule dei tribunali.
In Italia, non si hanno statistiche in proposito;negli USA ,dove la certezza del diritto e il tasso di litigiosità sono di gran lunga migliori ,si calcola che la perdita di denaro, causa le liti, ammonta a circa 5MLD $.(vedi mio post il contenzioso negli USA)
La consapevolezza continua ,di cui sopra, è una condizione soggettiva, perciò stesso non sufficiente a determinare le migliori condizioni per l'adempimento contrattuale.
Occorrono dunque delle regole, degli adempimenti ed un sistema di comunicazione che rispecchi l'oggettività del progredire contrattuale.
Non è questa, sede di analisi delle cause che generano la lite; in proposito ho già scritto nel post riflessioni sulla relazione del ministro Severino
Mi limiterò qui, ad indicare gli strumenti d'uso nel settore di cui trattasi, che hanno lo scopo di ridurre gli spazi per il sorgere della controversia.
Fase contrattuale:
-il progetto completo e quotato;
-il Computo Metrico;
-il Capitolato Speciale d'Appalto, con oneri ed esclusioni
-l'offerta con i prezzi unitari, riferiti all'elenco del Computo Metrico;
-il prezzo a corpo se richiesto;
-il contratto completo in tutte le sue parti,chiaro, semplice ed univoco;
Per il prosieguo contrattuale:
-una organizzazione adeguata unitamente ad una tempistica programmata;(impresa)
-il giornale dei lavori;(impresa,DL,committente)
-il libretto delle misure;(impresa, DL)
-gestione ordinata delle bolle di consegna dei materiali ricevuti in cantiere;(impresa)
-l'archivio delle schede tecniche dei materiali accettati ed utilizzati
-l'archivio della corrispondenza;(fax, mail, racc.AR, scritture manuali, appunti,date di conversazioni telefoniche) (impresa, DL, committente)
Premessa la alta probabilità del sorgere di equivoci, incomprensioni, dimenticanze, atteggiamenti superficiali per le seguenti cause:
-carenza di controlli sistematici
-insufficiente documentazione del progresso dei lavori
-mancate comunicazioni alla D.L. di problemi sorgenti, di nuove richieste del committente
-eccessiva personalizzazione del rapporto contrattuale.
prossimamente illustrerò l'importanza dei criteri che generano, naturalmente, la migliore gestione del rapporto contrattuale.
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