Nonostante goda di un credito presso il 60% degli italiani ,il governo Monti ha lasciato la riforma della Giustizia in mano agli opportunismi di partito .(dei politici)
La responsabilità civile del giudice ,in Italia,non migliora la qualità della giustizia.
Parliamoci chiaro : gli italiani sono più litigiosi
tra i paesi moderni; non perchè abbiano più fiducia nella magistratura ,piuttosto che nella loro capacità di comporre i conflitti tra persone e/o imprese.
La durata di un processo civile in Italia può essere di 10-12 anni . Lo scrivo perchè ho vissuto personalmente diversi procedimenti giudiziari per la tutela dei miei " legittimi interessi."
Questa mostruosa durata permette al trasgressore della legge di rimandare sine die i suoi impegni contrattuali.
Dovete sapere che in Italia ,la durata di un processo è l'effetto di una legislazione ,che si trascina ,grazie ai legislatori , cioè al parlamento ed ai politici che lo compongono, da cento anni;certo con correzioni,con adeguamenti ; ma non chiara e univoca nelle sue enunciazioni e nella procedura che applica la legge.
Il giudice applica la legge .Il giudice deve applicare la legge .
Ma se la legge è talmente interpretabile ,al punto che gli avvocati di ogni parte la interpretano in modo diverso,allungando pertanto la durata del processo e sottoponendo al giudice tante e tali questioni ;se la procedura permette di addurre le più disparate argomentazioni per rinviare,allungare e confondere la materia della controversia, allora è il contesto generale della giustizia a non funzionare in Italia.
In una dei procedimenti giudiziari ,che mio malgrado ho dovuto attivare per la tutela dei miei "legittimi interessi", ci siamo trovati con il mio avvocato, ognuno con le proprie argomentazioni tecniche e legali, a mettere in contraddizione il testimone chiave della parte avversa ;mettendo così fine ad un processo che si trascinava da ormai 6-7 anni.Ho chiesto al giudice se poteva fissare l'udienza conclusionale prima dei 6 mesi (allora) canonici.
La risposta del giudice è stata :" Come faccio che ho 3.600 procedimenti da seguire? "Mi ha dato da vedere la sua agenda.
Il problema ,in Italia ,è che da ormai moltissimi anni ,la classe politica agisce sugli effetti delle distorsioni del sistema paese .
Il più delle volte la classe politica legifera ,non solo in materia di giustizia, per la propria opportunità .
In questo caso ,ieri il parlamento ha approvato con voto segreto materia di responsabilità civile del giudice :
si è volutamente messo in definitiva difficoltà il sistema giudiziario italiano.
Infatti ,nelle condizioni attuali del sistema giudiziario ,che impedisce già di fatto la serenità e la volontà del giudice di lavorare al meglio e ,perciò stesso ,in grado di assumersi le proprie responsabilità,si è trovato il modo di addossare ai giudici la preoccupazione ,per la propria responsabilità ,di un verdetto ingiusto.Senza preoccuparsi minimamente di cambiare le condizioni di lavoro.
Intanto il sistema giudiziario rimane così com'è:
gli investimenti in Italia non si fanno perchè non vi è certezza nè dei tempi nè della pena ,e tanto meno della chiarezza ed univocità del codice civile.
Coloro che non intendo adempiere ai propri impegni contrattuali sono contenti.
Con ciò ,non me nè vogliano gli avvocati , a loro auguro buon divertimento .
Angelo D'anna
Bologna.
La responsabilità civile del giudice ,in Italia,non migliora la qualità della giustizia.
Parliamoci chiaro : gli italiani sono più litigiosi
tra i paesi moderni; non perchè abbiano più fiducia nella magistratura ,piuttosto che nella loro capacità di comporre i conflitti tra persone e/o imprese.
La durata di un processo civile in Italia può essere di 10-12 anni . Lo scrivo perchè ho vissuto personalmente diversi procedimenti giudiziari per la tutela dei miei " legittimi interessi."
Questa mostruosa durata permette al trasgressore della legge di rimandare sine die i suoi impegni contrattuali.
Dovete sapere che in Italia ,la durata di un processo è l'effetto di una legislazione ,che si trascina ,grazie ai legislatori , cioè al parlamento ed ai politici che lo compongono, da cento anni;certo con correzioni,con adeguamenti ; ma non chiara e univoca nelle sue enunciazioni e nella procedura che applica la legge.
Il giudice applica la legge .Il giudice deve applicare la legge .
Ma se la legge è talmente interpretabile ,al punto che gli avvocati di ogni parte la interpretano in modo diverso,allungando pertanto la durata del processo e sottoponendo al giudice tante e tali questioni ;se la procedura permette di addurre le più disparate argomentazioni per rinviare,allungare e confondere la materia della controversia, allora è il contesto generale della giustizia a non funzionare in Italia.
In una dei procedimenti giudiziari ,che mio malgrado ho dovuto attivare per la tutela dei miei "legittimi interessi", ci siamo trovati con il mio avvocato, ognuno con le proprie argomentazioni tecniche e legali, a mettere in contraddizione il testimone chiave della parte avversa ;mettendo così fine ad un processo che si trascinava da ormai 6-7 anni.Ho chiesto al giudice se poteva fissare l'udienza conclusionale prima dei 6 mesi (allora) canonici.
La risposta del giudice è stata :" Come faccio che ho 3.600 procedimenti da seguire? "Mi ha dato da vedere la sua agenda.
Il problema ,in Italia ,è che da ormai moltissimi anni ,la classe politica agisce sugli effetti delle distorsioni del sistema paese .
Il più delle volte la classe politica legifera ,non solo in materia di giustizia, per la propria opportunità .
In questo caso ,ieri il parlamento ha approvato con voto segreto materia di responsabilità civile del giudice :
si è volutamente messo in definitiva difficoltà il sistema giudiziario italiano.
Infatti ,nelle condizioni attuali del sistema giudiziario ,che impedisce già di fatto la serenità e la volontà del giudice di lavorare al meglio e ,perciò stesso ,in grado di assumersi le proprie responsabilità,si è trovato il modo di addossare ai giudici la preoccupazione ,per la propria responsabilità ,di un verdetto ingiusto.Senza preoccuparsi minimamente di cambiare le condizioni di lavoro.
Intanto il sistema giudiziario rimane così com'è:
gli investimenti in Italia non si fanno perchè non vi è certezza nè dei tempi nè della pena ,e tanto meno della chiarezza ed univocità del codice civile.
Coloro che non intendo adempiere ai propri impegni contrattuali sono contenti.
Con ciò ,non me nè vogliano gli avvocati , a loro auguro buon divertimento .
Angelo D'anna
Bologna.
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